C'è una certa differenza fra la cialda della tradizione siciliana occidentale e quella orientale. La prima si distingue dalla colorazione più scura di quella orientale o "catanese" dovuta ad una cottura più lunga in friggitrice con l'aggiunta di aromi naturali. Altra differenza si riscontra nella parte superiore che si presenta molto più corta di quella inferiore. Il cannolo catanese è più piccolo e la parte superiore è poco più corta di quella inferiore, quanto basta per darle un taglio obliquo. Naturalmente la ricotta fa la differenza: nel palermitano si usa "crema di ricotta" nel catanese ricotta fresca di pecora zuccherata. Il palermitano guarnisce le due estremità con la frutta candita mentre il catanese oltre ad una spruzzatina di zucchero a velo, mette abbondante granella di pistacchio (o di nocciola) alle due estremità.

Curiosità: Mai chiedere ad un pasticciere palermitano "'n cannuolu di ricotta", a Palermo si chiama "cannuolu" ed è SOLO di ricotta. Nel catanese esistono diverse varianti:
crema bianca alla vaniglia, crema al cioccolato, crema di pistacchi, ecc.

Una delle specialità della pasticceria e della tradizione siciliana è il "marzapane" che per la sua caratteristica ed eccelsa qualità delle materie prime, - mandorle tritate, miele o zucchero e albume d'uovo - si trasforma in "Pasta Reale". L'origine del marzapane è collocabile nella zona orientale del Mediterraneo. Gli arabi preparavano un dolce con gli stessi ingredienti e con altre spezie. Naturalmente l'impasto arabo non assumeva le forme della frutta di stagione di cui sono "maestri" i siciliani. Tale peculiarietà, si dice sia nata dall'idea di alcune religiose della chiesa di santa Maria dell'Ammiraglio, detta Martorana. La fantasia e la maestria dei "mastri pasticcieri siciliani" hanno fatto tutto il resto.